L’indagine di Altroconsumo parla chiaro: gli aumenti, negli stabilimenti, sono tra il 5% e 18% in più, rispetto al 2021.
La parola ad Altroconsumo, che ha analizzato il tariffario tipico di un campione di stabilimenti balneari, sparsi nella penisola e legati alle più ambite e famose mete turisiche nazionali. L’indagine ha preso in considerazione la settimana compresa tra il 31 Luglio e il 6 Agosto.
Il campione di località turistiche di tendenza, prese in esame da Altroconsumo, comprendono luoghi come: Senigallia, Viareggio, Alghero, Gallipoli, Rimini, Taormina, Giadini Naxos, Anzio, Palinuro e Lignano.
I dati di Altroconsumo
Ma cosa è emerso, esattamente, da questa prima analisi effettuata? Pare che la località più costosa sia Alassio. Prendendo in considerazione le prime quattro file vip di lettini, di fronte alla battigia, qui si spenderebbe, in media, sui 323 euro. A far da eco ad Alassio, ci sono i 129 euro di Senigallia, area che ancora si staglia, comunque, tra le meno care.
Abbiamo poi Gallipoli, dove le cifre medie si aggirano intorno ai 282 euro, Alghero, con i suoi 194 euro e Viareggio, con 184 euro. Le meno costose parrebbero Rimini, Anzio, Lignano e Senigallia. Quì le cifre medie vanno dai 131 euro ai 159 euro.
Altroconsumo, inoltre, ha deciso di confrontare le cifre del 2021, rispetto a quelle dell’anno in corso, riferendosi, principalmente, sempre alle prime quattro file vip di lettini, fronte mare. Da questa analisi, è emerso che in tutte le località, si sarebbe riscontrato un aumento del 10%, sebbene con notevoli differenze, in dipendenza delle zone prese in esame.
A Palinuro, l’aumento sarebbe stato del 18%. A seguire, Rimini, Alghero e Alassio, con aumenti rispettivamente del 14%, 13% e 12%. Nelle restanti località, invece, l’aumento si arresta su percentuali minori. Queste si aggirerebbero tra il 5% e il 7%.